Rieccoci qui, dopo i bagordi romani, dopo i pranzi bravi, le passeggiate in nottura al Gianicolo, torniamo sulla terra, rimettiamo la testa a posto, cioè sul collo (cit.) e ricominciamo la nostra vita di sempre…. In realtà al castello è cominciata la sera stessa del rientro, con le urla a causa del disordine in camera, le occhiatacce dovute a risposte sgarbate, la zoppia causata dall’attaccamento della piccola fatina alla gamba di mammà.
Qualche tempo fa la cuoca mandò alla sua amica Roberta, per il suo contest Happiness is Homemade, una ricetta di spaghetti alla chitarra con verdurine e gorgonzola pronti in meno di trenta minuti. E si stimava molto, (oh, come si stimava…!!! ) e anche le sue amiche le hanno fatto un sacco di complimenti, salvo il fatto che il gorgonzola non piace a tutti (in confidenza: la cuoca lo userebbe anche come maschera di bellezza per la notte!)… Vabbè, finita la frusciata con tanto di violino tzigano, ad un certo punto nei commenti legge: “Ah, vabbè, mi credevo che mi dicevi come fare la pasta fresca in meno di trenta minuti!”….La cuoca sembra una donna tranquilla e posata, ma in realtà se ascolti bene, senti il rumore dei suoi pensieri come onde che si infrangono sugli scogli (stammattina la cuoca sta poetica!). E questa è una sfida, e questo è un guanto lanciato che neanche Dumas nei suoi cappa e spada ne ha mai narrato uno uguale!! Qui ci vuole la soluzione! E pensa che ti ripensa, infragiti che mi’infrango la cuoca ha fatto una considerazione: “Mia nonna faceva la pasta fresca tutti i giorni e fra la famiglia, il pollaio e il paese lassù in cima alla collina dove andare a fare la spesa a piedi con la neve alta, più di trenta minuti non aveva… Mò te la insegno io la pasta fresca a razzo”.
Ti do prima gli ingredienti, poi facciamo partire il timer con il procedimento.
INGREDIENTI x 4:
200gr di farina
2 uova
sale
250gr di asparagi
2 tuorli e 1 uovo
200gr di guanciale
100gr pecorino grattuggiato
pepe (qb)
sale, olio
PROCEDIMENTO:
Allora, comincia ad organizzarti. Metti un pentolino alto e stretto (tipo bollilatte) con acqua salata sul fuoco e accendi il fuoco al massimo. Metti su anche una bella pentola capiente con acqua salata pure quella, che dopo ci cuoci le pappardelle e accendi a fiamma moderata. Tira fuori una padella antiaderente e tienila a portata di mano, una ciotola e il matterello. Ok? Procediamo.
Sulla spianatoia disponi a fontana la farina, ci schiatti le due uova al centro con un pò di sale e sbatti un pò con la forchetta incorporando man mano la farnina; quando è diventato abbastanza sodo comincia a lavorare con le mani fino ad avere un panetto liscio liscio che metterai a riposare o nel frigo avvolto da pellicola o come faceva la mia nonna Tina sulla spianatoia sotto un piatto. Lavati le mani e monda gli asparagi. Vedi che l’acqua nel bollilatte sta bollendo, mettici gli asparagi con le punte rivolte verso l’alto e falli cuocere un quarto d’ora e poi scolali; l’acqua non la buttare, uniscila all’acqua della pentola grande. Taglia il guanciale a tocchetti, accendi a fiamma moderata sotto la padella antiaderente e quando è calda, senza condimento, ci butti il guanciale: se il fuoco è alla giusta temperatura vedi che il grasso si scioglie pian piano e spegni. Mentre anche il guanciale cuoce sbatti i tuorli e l’uovo nella ciotola, aggiungi il pecorino e continua a miscelare, unisci il guanciale e gira bene, spolvera con il pepe. Prendi gli asparagi e taglia le punte piuttosto lunghe e il resto a tocchetti, condiscile con un filo d’olio, ma veramente un filo. Più o meno sono passati venti minuti (ci hai messo più tempo a leggere la ricetta che a riprodurla). Tira fuori la pasta e il matterello, potresti fare anche con la macchina per le sfoglie, ma se non ce l’hai sul mobile perderesti un sacco di tempo a tirarla fuori e a montarla. Stendi la pasta sottile ma non troppo, circa a tre millimetri. Spolverala con un pò di farina, avvolgila intorno al matterello e sfilalo via, vedi che la pasta è avvolta su sè stessa. Con un coltello affilato taglia le pappardelle (circa due cm, altrimenti cambiano nome) e scioglile immediatamente sulla spianatoia. Vedi che ora l’acqua nella pentola grande sta bollendo, buttaci dentro le pappardelle per non più di tre minuti. Scolale e rimettile nella pentola, unisci immediatamente il composto di uova e mescola rapidamente. Ricorda che la carbonara perfetta non deve avere nè la stracciatella nè l’uovo liquido, quindi qui dovrai stare molto attenta a girare velocemente. Aggiungi gli asparagi, dai ancora un giro veloce. Impiatta e servi…. è passata mezz’ora, se vuoi, ora, puoi sederti a mangiare anche tu.
L’angolo del sommelier: visto che la carbonara è un piatto tipicamente laziale lo annaffieremo con un freschissimo Cerveteri bianco secco.
Roby, mi trovo, ti mado anche questa! Ti bascio!!!
(function(i,s,o,g,r,a,m){i[‘GoogleAnalyticsObject’]=r;i[r]=i[r]||function(){
(i[r].q=i[r].q||[]).push(arguments)},i[r].l=1*new Date();a=s.createElement(o),
m=s.getElementsByTagName(o)[0];a.async=1;a.src=g;m.parentNode.insertBefore(a,m)
})(window,document,’script’,’//www.google-analytics.com/analytics.js’,’ga’);
ga(‘create’, ‘UA-57293687-1′, ‘auto’);
ga(‘send’, ‘pageview’);